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    Un UPS per il Raspy?
    Inizialmente ho comprato un UPS (una scheda elettronica con batterie alcaline) che ha funzionato bene per tre giorni poi ha smesso e l’ho buttato via perché di assistenza non ce n’era.

    Quindi, ho deciso di seguire una nuova strada, ho provato con un "power bank". All'inizio ho usato un vecchio power bank di 2A (5V, ovviamente). Ha funzionato per una settimana ma dopo ha spento il Raspi. Il motivo era che utilizzavo più energia di quanta ne potessi inserire.

    Ho comprato un nuovo power bank da 20A con possibilità di ricarica ed utilizzo contemporaneamente e l'ho provato con il mio Raspy. All’inizio ha funzionato ma, forse passando ad un lampone più energivoro, non ha più mantenuto la carica. Il punto critico è il momento in cui si interrompe l’alimentazione dalla rete del power bank. In questo istante la tensione in uscita (5V) scende per un un breve momento a 4.60V circa. Questa caduta di tensione è sufficiente a far spengere il Raspi.

    Ho provato con un altro UPS fatto apposta per il Raspi, una scheda da mettere sopra, condividendo la GPIO. Sta ancora funzionando su due lamponi ma, nonostante abbia messo batterie supplementari, non tiene la carica e, dopo pochi secondi invia il segnale di shutdown al Raspi. Secondo il distributore devo solo fare l’aggiornamento del firmware….

    Seguendo i numerosi consigli in rete ho deciso di farmi un UPS da solo che a differenza dei modelli a 230v normalmente in vendita, mantenesse direttamente la tensione di 5v per il Raspi.

    Lo schema è semplice, un carica batteria preleva dalla rete la tensione a 230v e, una volta trasformata, fornisce alla batteria i 14v necessari a caricarla.
    In parallelo, sulla batteria, si utilizza un convertitore di tensione step-down che porta i 12v a 5v. È importante che la tensione accettata in ingresso al convertitore sia inclusa in un range in modo di mantenere in uscita i 5v anche quando non si hanno in ingresso 12v esatti.

    Nelle foto sotto si vedono i componenti.

    Il caricabatterie è dotato di alcune protezioni e, una volta caricata la batteria, passa automaticamente in modalità tampone. Ad essere preciso, con il Raspi collegato e acceso, non si arriva mai alla carica di mantenimento.

    La spina per collegare l’UPS al caricabatterie deve essere di forma ‘non invertibile’ per evitare inversioni di polarità.

    Il convertitore in uscita che ho acquistato è un modello venduto da Futurashop che ha anche un display che mostra (anche alternativamente) tensione in ingresso, tensione in uscita, consumo corrente in ampere e in watt. Ha una tensione in ingresso accettata da 7 a 36v, una tensione in uscita regolabile da 1.25 a 32v e può fornire massimo 5A.

    Un interruttore bipolare interrompere completamente il collegamento tra batteria e convertitore.

    Prima di procurarmi una batteria nuova ho voluto fare delle prove con una che ho trovato in giro.
    Il funzionamento come UPS è ottimo, in virtù anche della capacità notevole della batteria utilizzata per il test (7ah) e che ho poi deciso di mantenere.
    Questo UPS mi è costato circa 50 euro, considerando per la sola batteria 25 euro. Con l’acquisto online avrei potuto spendere la metà ma ho preferito prenderla da un negozio specializzato e che fornisce anche la garanzia.
    Unico problema rimasto è che in caso di interruzione delle rete elettrica ed esaurimento della carica, mentre il Raspi è collegato, non viene inviato nessun segnale di shutdown. Si può provare con il sistema di controllo tra Raspi e network per inviare il segnale di shutdown dopo un certo tempo.

    Credo che questo UPS non possa essere confrontato con quelli classici a 230V disponibili in ogni dove. Infatti, se sono economici, forniscono una tensione alternata in uscita a 230v chiamata simulata a forma quadra. Si tratta di una tensione che non è ottimale per le apparecchiature elettroniche, anzi può anche danneggiare i circuiti collegati. Nel mio caso invece ho una tensione in uscita di tipo continuo a 5v stabili. Prendendo quelli con uscita sinusoidale pura, il costo sale molto.
    Senza nessun interesse, se non la divulgazione di notizie utili a tutti, ho acquistato per il lavoro un UPS della APC che lavora su sinusoidale pura ed è collegabile alla rete per il monitoraggio in continuo anche da remoto, veramente ottimo.